“Esprimo una mia opinione personale sul jobs act, è legittima la posizione della segretaria Schlein, ma noi abbiamo approvato il jobs act – a suo tempo – per il superamento di diverse carenze nella difesa diritti dei lavoratori: le dimissioni in bianco, i cocopro, la precarietà, ed era previsto già da allora anche il salario minimo, battaglia del Pd, quindi sui punti specifici ci possono essere differenze ma non rinnego quello che facemmo, perché mandò avanti il Paese: non approvo il referendum, troveremo una sintesi tra tutti, ma non mi pare che il complesso del jobs act meriti una battaglia politica di cancellazione”.