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27 Gennaio 2025

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Iossa: “Il PD è in mezzo al guado. Serve ripartire dalle idee e dal socialismo”

“Nel momento in cui tutto diventa più difficile, sia per i focolai di guerra, che si moltiplicano nel mondo, sia per l’inadeguatezza dei governi chiamati a spegnerli, dall’Ucraina a Gaza, da Taiwan alla Siria, in un quadro di incertezza totale, soprattutto dopo la svolta isolazionista degli USA, il nostro Paese appare come un vascello che si tiene a galla, ma non sa dove andare” parte, come sempre, dall’analisi Felice Iossa. Oggi è il responsabile Mezzogiorno del Psi, negli anni d’oro del garofano parlamentare e Sottosegretario di Stato.  

Con Iossa di discute di quegli anni, ma da riformista la ricaduta è sull’oggi

“In un quadro di pesanti incertezze, si avverte la mancanza di guida autorevoli in ogni grande Paese, ed ancora di più nel nostro, dove in questi giorni si stanno commemorando due grandi protagonisti della politica italiana: Bettino Craxi ed Enrico Berlinguer.

Dopo di loro, la stagione di “Mani pulite”, che ha devastato il vecchio assetto organizzativo, ha fatto nascere solo partiti personali, guidati da affaristi, comici e tante altre figure di secondo piano. La svolta ha avuto l’effetto di dimezzare gli elettori chiamati alle urne ed ha ridotto di molto il livello di moralità dei politici scesi in campo”.

Il protagonismo di oggi è delle destre però…

“Le destre stanno prendendo il sopravvento non solo in Italia; tira una brutta aria in tutta Europa, ad ora anche negli USA. La risposta che tutti si aspettano dalle forze del centro sinistra, ed in particolare dal PD, tarda a venire”

Perché?

“Tutta l’azione messa in campo dal PD riguarda solo la contestazione dei provvedimenti che il governo annuncia di volta in volta, dalle misure più puerili ed occasionali, ai grandi e pericolosi progetti di riforma del nostro sistema politico, dal premierato all’autonomia differenziata. Il PD, con la Schlein risponde in chiave polemica, ma finora non ha affrontato un suo programma, per tornare a governare il Paese. Il tentativo di far crescere lo schieramento alternativo, aggregando tutte le forze dell’opposizione in un campo largo, non decolla, e fa crescere solo il disagio di chi si aspetta, invece, un’iniziativa forte, per tornare ad essere la forza guida dei futuri governi del Paese”

Se l’iniziativa è come quella fatta sul limite di mandato ai governatori corre il rischio di dividersi, o di perdere, addirittura, la Regione (Campania) ora rischia di incrinare il rapporto con i socialisti, contrapponendo Berlinguer a Craxi

Cosa propone il PD, per tornare ad essere il perno delle future maggioranze di governo?

“Finora non ha elaborato alcuna proposta ed ogni volta che prende posizione su di un tema di rilievo c’è chi avanza riserve, come fanno puntualmente, i Cinque Stelle, o come fanno, più discretamente, le stesse componenti interne del partito. Se l’iniziativa è come quella fatta sul limite di mandato ai governatori corre il rischio di dividersi, o di perdere, addirittura, la Regione (Campania) ora rischia di incrinare il rapporto con i socialisti, contrapponendo Berlinguer a Craxi”.

Situazione difficile?

“Così è difficile ricucire un rapporto nella sinistra italiana, e superare non solo la scissione del ‘ 21, ma anche la spiacevole pagina di tangentopoli”.

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