Il dato delle elezioni tedesche ha un elemento di preoccupazione reale.
L’estrema destra ha ottenuto il miglior risultato dal Secondo dopoguerra.
Alle elezioni parlamentari AdF (Alternative für Deutschland) è stato, con circa il 20%, il secondo partito più votato. Secondo alcuni, ma è improbabile, saranno nel Governo, più facile immaginare che saranno primo partito di opposizione.
Da tempo in Europa soffia il vento della destra, i movimenti nazionalisti godono di buona salute in tutta l’Europa.
Ma se accade anche in Germania, e con questi numeri, c’è da riflettere.
AdF nasce nel 2013 con una forte spinta antieuropeista, nel 2017 entra per la prima volta al Parlamento.
E’innegabile sottolineare che la base ha simpatie naziste e non si contano gli scivoloni di dirigenti importanti su Hitler e sul regime.
Björn Höcke, leader non di secondo livello, fu al centro di polemiche perchè utilizzo’ lo slogan nazista ‘Tutto per la Germania’. Definì, poi, il memoriale dell’Olocausto di Berlino un “monumento alla vergogna”.
Maximilian Krah, altro importante dirigente, alle ultime europee aveva dichiarato che quelli delle SS non dovevano essere trattati da criminali.
L’attuale leader, Alice Weidel, intervistata il mese scorso da Elon Musk disse “folle che gli immigrati non si possono deportare”.
Per lei, tanto per avere una geografia del personaggio “il più grave errore dopo la guerra etichettare Hitler come un uomo di destra” quando in realtà era “un socialista e un comunista“.
Non è colore. L’estrema destra in Germania è un pericolo per tutti.
Il movimento va tenuto sott’occhio, sott’occhio tutto quanto accade.
Le forze democratiche, europee ed italiane, hanno questo compito e le prime dichiarazioni di molti, in Fratelli d’Italia, preoccupano.
Stanno capendo poco, perché non si leggono pericoli di fondo, o stanno capendo troppo bene, perché auspicano la crescita di certa destra.
