“Le dichiarazioni di alcuni esponenti del PD sullo stato dei Pronto Soccorso campani sembrano più un regolamento di conti interno che una reale volontà di trovare soluzioni efficaci. Il problema dell’emergenza sanitaria non riguarda solo la Campania, ma l’intero Paese, con una sanità sempre più in affanno, incapace di rispondere alle esigenze della popolazione a causa della scarsità di risorse economiche e professionali e di scelte politiche nazionali sbagliate”. È quanto affermano in una nota Felice Iossa, responsabile Mezzogiorno PSI, Emilio Montemarano, coordinatore regionale Sud, Pina Tommasielli, dirigente regionale Fimmg, Salvatore Sannino, portavoce provinciale Psi e Paolo Russo, dirigente medico ospedaliero, a proposito di quanto dichiarato da Marco Sarracino, deputato del Pd e responsabile Sud della segreteria del partito, che in un’intervista ha criticato duramente lo stato in cui versano alcuni Pronto Soccorso di ospedali campani. “La Campania – sottolineano – è stata l’unica Regione a opporsi al progetto del Pnrr sulle Case di Comunità perché i fondi previsti non contemplavano l’assunzione di personale, creando così il rischio di cattedrali nel deserto. Ricordiamo che la nostra Regione è uscita dal Commissariamento solo nel 2020 e che, nonostante un sistema di finanziamento nazionale penalizzante da oltre trent’anni, ha previsto il più alto numero di Case della Comunità, pur partendo da un rapporto medico/cittadino tra i più svantaggiosi del Paese”. Secondo i firmatari, “senza un adeguato supporto di personale e con regole ormai superate che limitano la libertà professionale dei medici, il sistema non potrà mai funzionare. Per questo chiediamo al PD e agli altri partiti verità e senso di comunità su un tema cruciale come la salute pubblica. Esiste già una proposta di riordino della sanità territoriale e di ridisegno del sistema ospedaliero, ma entrambe sono bloccate dal piano di rientro”. “È necessario aprire un tavolo di confronto tra tutte le forze del centrosinistra per costruire un vero campo largo, partendo dagli sforzi già fatti e dalle eccellenze del territorio, al fine di individuare azioni concrete nell’interesse dei cittadini. Non si può sfruttare l’emergenza sanitaria per mere battaglie mediatiche o fini propagandistici. Il momento è difficile e richiede il contributo di tutti, al di là delle divisioni politiche, con un unico obiettivo: tutelare la salute dei campani”.