Il dramma è l’indifferenza. Il ‘macellaio’ Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha organizzato ed ordinato un attacco a sorpresa, la scorsa notte, su tutta la Striscia di Gaza.
Sono circa 400 i morti, 130 i minori. I bambini, bambini. Il più piccolo, visitando alcuni siti, non aveva un anno.
Da ottobre Israele, che partitiva da un’azione legittima per poi passare ad operazioni delinquenziali, ha sganciato 78.000 tonnellate di bombe su Gaza. SOS Children’s Villages parla di 18 mila bambini morti.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel vicino oriente, agenzia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, parla di situazione senza precedenti nella storia.
La Corte Penale Internazionale ha emesso per Benjamin Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa, altro macellaio, Yoav Gallant mandati di arresto.
L’Europa tace, ministri italiani si dicono pronti ad ospitare il macellaio e affermano di non riconoscere la decisione della Corte.
L’opinione pubblica non reagisce. C’è una drammatica assuefazione alla morte. Servirà, prima o poi, una mobilitazione generale.