“L’Europa di oggi e soprattutto l’Europa di domani muore a Gaza, muore nell’incapacità di prendere parola, una parola che sia qualcosa di più della richiesta, perfino immorale e indegna, di moderazione al governo criminale di Benjamin Netanyahu, a chi per salvaguardare la sua carriera politica torna a bombardare i corpi dei bambini, il diritto internazionale ed ogni credibilità per chi voglia tornare a farlo valere in un mondo sempre più preda della violenza, del diritto del più forte, della prepotenza, dell’arroganza”. Lo ha detto il deputato di Avs Nicola Fratoianni nel corso del dibattito in aula sulle comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue del 20 e 21 marzo. “L’Europa – ha spiegato – muore e con lei anche il nostro paese, la nostra dignità, nell’incapacità di dire basta, di chiedere sanzioni, di dire stop al trattato di associazione UE-Israele, di riconoscere lo Stato palestinese, l’Europa muore in questa assenza di reazione. E ancora l’Europa si rende irrilevante, misura la sua irrilevanza nell’assenza di un protagonismo sul piano diplomatico di fronte all’invasione criminale di Putin in Ucraina. Un’assenza e un silenzio durato tre anni. tre anni, tre anni invece pieni di retorica, quella della vittoria militare, ce la ricordiamo, una retorica a cui purtroppo anche lei – ha concluso Fratoianni rivolgendopsi alla premier, presente in aula – ha preso parte in più di un’occasione”.