Carlo Calenda? Come al solito le ha sbagliate tutte.
Contesta la politica politicamente ed al Congresso ‘baratta’ la visibilità con la genuflessione al Governo.
La Meloni ed i Ministri, con telecamere al seguito, alla sua assise e lui dimentica, nella relazione, le pagine di critica sull’Esecutivo.
Vuole essere la chiarezza, ha la pretese di consegnare patenti, e pratica la politica dei due forni. Quella più vecchia e triste.
Azione, sui territori, va a ruota libera. Dalle alleanze con il centrodestra a quelle con il centrosinistra.
Vuole costruire un centrosinistra nuovo, si ha questa impressione, ma lo smonta con la politica dei veti.
Si immagina statista ma ignora la più elementare delle regole della politica, quella che racconta della mediazione. Pagina 1,2 e 3 di ogni manuale.
Alla sua comunità propone un campo di gioco che non esiste. Con questa legge elettorale lui teorizza uno schema che non esiste e chi non legge i tempi non può costruire futuro.
Alla lunga Azione sarà destinata alla dissoluzione. Si salvi chi può …