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2 Aprile 2025

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SALERNITANA, UN LENTO ADDIO: IL CUORE NON BASTA PIÙ

Caro Direttore,
le scrivo mentre dalla Svizzera, ieri sera, attaccato alla mia radio locale, ho seguito l’ennesima sconfitta della squadra che porto nel cuore da quando ero bambino. È difficile mettere nero su bianco il dolore che provo in questo momento. La Salernitana non è solo una squadra di calcio, è un pezzo di vita, una passione che scorre nelle vene, un legame indissolubile con una città che vive per il pallone. Ma oggi questo amore è messo a dura prova, calpestato da chi dovrebbe custodirlo e valorizzarlo.

Quello che sta accadendo è uno spettacolo desolante, un’agonia che pare non avere fine. Ogni partita è un colpo al cuore, ogni sconfitta un passo in più verso l’abisso della Serie C. Ma non è solo il campo a parlare, è la gestione complessiva della società che grida vendetta. Come ogni realtà organizzativa, anche un club di calcio ha bisogno di uomini di calcio. Qui, invece, si naviga a vista, in una confusione amministrativa e tecnica che rasenta la totale approssimazione.

Maurizio Milan, attuale amministratore delegato, dimostra giorno dopo giorno tutta la sua incompetenza. La sua gestione è un susseguirsi di errori, di scelte sbagliate, di assenze pesanti nei momenti decisivi. E proprio l’assenza del direttore sportivo nell’ultima partita, unita a quella del proprietario in queste ore cruciali, testimonia in maniera inequivocabile che questa Salernitana non interessa più a nessuno.

E allora, mi chiedo: dov’è il rispetto per una tifoseria che soffre, per una città che sogna, per una storia che merita ben altro destino? Possibile che tutto debba finire nel silenzio, senza una presa di responsabilità, senza un gesto di dignità?

C’è ancora una persona che può fare qualcosa. Un uomo che, suo malgrado, è stato utilizzato come parafulmine di questa tempesta: Roberto Breda. Mister, la squadra non ti segue, è a pezzi sotto tutti i punti di vista: fisico, mentale, tattico. È evidente a tutti. E allora, per quell’amore che hai sempre dichiarato per Salerno e per la sua gente, è il momento di fare la scelta più dolorosa, ma anche la più giusta. Dimettiti. Mostra a tutti, una volta per tutte, la nudità di questa società che sta portando alla fine della Salernitana.

Perché a volte, per amore, bisogna avere il coraggio di dire basta.

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