Anna Adamo: Contro la violenza sulle donne abbiamo fallito tutti. Si agisca prima che sia troppo tardi

“I casi di cronaca degli ultimi giorni non sono altro che lo specchio di un’ Italia divisa a metà, in cui da un lato c’è il dolore incolmabile dei genitori delle donne vittime di violenza e dall’altro c’è la magistratura, che questo dolore non fa altro che amplificarlo.
È inaccettabile, infatti, che un magistrato dichiari che le coltellate inflitte da Filippo Turetta a Giulia Cecchettin non siano da considerarsi crudeltà, ma inesperienza”. Lo dice in una nota Anna Adamo – Presidente dell’ associazione “Una Mano per le Donne”, da sempre in prima linea sul tema.
“Un’ affermazione del genere – spiega – decreta non solo il fallimento della giustizia, il cui compito dovrebbe essere quello di tutelare e proteggere le donne, ma anche la perdita della speranza da parte delle famiglie delle vittime che i carnefici paghino per l’ errore commesso. È evidente che occorra fare un cambio di passo quanto prima e che non bastino iniziative o leggi per arginare il fenomeno”.
“È doveroso – prosegue – che chi dovrebbe occuparsi di applicare le leggi inizi ad operare per dar vita ad una giustizia degna di essere definita tale. Solo così potremmo veramente dire di aver detto no alla violenza. Lo dobbiamo a Giulia Cecchettin e a tutte coloro le quali è toccata la sua stessa sorte. Lo dobbiamo a tutte le donne, affinché mai più nessuna muoia per mano dell’ uomo che diceva di amarle. Abbiamo già fallito abbastanza, non possiamo permetterci di fallire ancora”.