di Massimo Ricciuti
E’ davvero una bella sorpresa. Per quanto si dica che il mercato musicale sia in crisi, la verità è che stiamo assistendo a un fiorire di piccole produzioni di altissimo spessore artistico, civile e culturale. Musica di estrema qualità. L’esplosione del mainstream ci ha regalato il coraggio di farcela da soli, con i nostri metodi, le nostre capacità. Questo è quanto sta attualmente accadendo. Gli artisti ritornano a collaborare tra di loro, si reinventano e ri-creano l’intensità e l’unicità di opere di estrema qualità. Opere coraggiose e originali, che il mainstream probabilmente non avrebbe permesso.
In questi giorni è in tutti gli store, in fisico e in digitale, il nuovo progetto di Sara Jane Ghiotti “Non Siamo Tutti Eroi”. Il lavoro è una rilettura al femminile dell’opera del grande Piero Ciampi. Il lavoro, prodotto dall’artista per AlfaMusic e distribuito da Egea, vede un organico capitanato dall’esperta Vanessa Cremaschi che, con la bravissima Giovanna Famulari, tesse una trama sonora tutta costruita su violino, viola, violoncello etc. Archi che accompagnano l’abile e affascinante voce della Ghiotti con contrappunti che sostituiscono la strumentazione ritmica del cantautorato anni ‘sessanta e ‘settanta facendo vibrare le parole che scandiscono accenti, pause e tempi. E’ davvero un piccolo gioiello. E, forse prima non sarebbe stato possibile riuscire a farlo. Una chicca che non strizza l’occhio alle playlist commerciali. E proprio in questo riesce a “bucare” e a sovvertire le regole. Questa tendenza sta prendendo piede, e sarà l’arma vincente per un mercato con un target mirato e molto esigente. Il futuro della musica, o meglio, del “mercato” della musica risiede proprio nella consapevolezza che l’artista, oggi, è protagonista assoluto di tutti gli aspetti del “prodotto”. Sara Jane ha selezionato alcuni brani in modo da far rivivere catarticamente il suo (di Ciampi) difficile e controverso rapporto con la “donna”, una sorta di riconciliazione, prima di tutto personale che finisce per assumere una dimensione più universale.
Afferma la cantante “la mia scrittura si è concentrata sul quartetto d’archi, come continuum del mio mezzo espressivo, in accompagnamento alla mia voce. Da solo ed abbinato ai diversi strumenti musicali armonici come pianoforte, arpa, vibrafono… ma anche coro e sovrapposizioni di voci(ascoltare la suite Tu No-La Colpa è Tua-Non Chiedermi Più)… Ho voluto giocare con i significati-prosegue Sara Jane-, sovrapponendo i testi di “Tento Tanto” e “Te Lo Faccio Vedere Chi Sono Io” ed ho scelto di rispettare l’irregolarità della metrica di alcuni brani, privi delle comuni quadrature, liberando la spontaneità ritmica della poesia. Ho decodificato la complessità delle melodie, levigate, ma non cancellate, dall’ingravescente fraseggio gridato da Ciampi. Il disco si chiude tornando all’atmosfera alleggerita di “L’Amore è Tutto Qui”-conclude l’artista- in cui la sonorità eterea del Theremin asciuga il suono dell’orchestra, fino a diventarne lo spettro”.
Un autentico gioiello della contemporaneità. Una sfida totale. Ma anche un lavoro “corale” in cui il ruolo delle collaboratrici è chiamato a essere prezioso.
In questo, mi sovviene lo stesso atteggiamento degli anni lontani, quelli in cui gli artisti migliori amavano lavorare insieme, stimolandosi a vicenda. A proposito di Ciampi, personaggio sì solitario ma anche imprevedibile e generoso, ricordiamo il tour con Renzo Zenobi, Paolo Conte e Nada (per la quale produsse il disco Ho Scoperto Che Esisto Anche io) che portò a un programma televisivo dal titolo “Tre Uomini e una donna” che non andò mai in onda….
Ottima, Sara Jane!
Per chi voglia approfondire il mondo di Sara Jane Ghiotti e essere informato sulle novità:
O anche su FaceBook dove trovate simpatiche pillole in cui Sara racconta la genesi del lavoro. @sarajanejazzmusic
Qui (nel link) proponiamo una meravigliosa “Qualcuno Tornerà”