di Anna Adamo
Che poi a far male non sono solo i missili, o le bombe. A far male, più di ogni altra cosa, è la mancanza di umanità che, il conflitto tra Russia e Ucraina, lo ha determinato.
Fa male il pianto dei bambini, quelli costretti scappare insieme alle madri e lasciare i padri sul campo di battaglia, con la speranza di rivederli quanto prima, vivi, sani, così come li hanno lasciati.
No, non si pensi che sperare sia facile, in casi come questo. Facile non lo è affatto. Del resto, cosa può essere facile quando c’è di mezzo la guerra?
É che si spera per non caderci completamente, nel baratro. Perché, a qualcosa ci si deve pur aggrappare. Qualcosa che, pur avendo il sapore del nulla, è pur sempre qualcosa.
E si sa, le cose, anche se piccole, non sono mai solo semplici cose. Soprattutto in guerra, laddove nulla è certo, ma tutto è possibile.
Fa male vedere le madri che attaccano il gruppo sanguigno sui giubbotti dei figli.
Un po’ come per dire loro che, qualunque cosa accada resteranno sempre insieme e, se così non dovesse essere, alla fine chi si appartiene si ritrova.
Fa male vedere due ragazzi, dell’ Ucraina l’uno e della Russia l’altra, amarsi mentre chiunque sia intorno a loro non fa altro che attaccarsi e sperare di avere la meglio. Si, fa male, più di quanto si possa immaginare. Ma, al tempo stesso fa anche bene.
Perché, dimostra la vera potenza dell’amore e come quest’ultimo sia capace di vincere su tutto, anche sulla più grande quantità di odio di tutti i tempi. Ed è proprio guardando questo che ci si chiede perché.
Perché, nonostante l’amore sia così potente, é stato permesso all’odio di prendere il sopravvento?
Perché, la sete di potere ha preso il sopravvento sulle vite altrui, spezzandole pur essendo consapevoli che non abbiano nessuna colpa?
Forse, il male è proprio questo.
Permettere che il potere valga più delle idee, della vita, della dignità umana. Permettere che il potere ci logori fino a spingerci l’uno contro l’altro.
E no. Non serve a nulla dire che quando tutto finirà saremo persone migliori.
Perché, questa non è altro che l’ennesima bugia.
Quella di cui non abbiamo bisogno per nessuna ragione al mondo.
La verità, è che se ciò che ci accade è l’insegnante, noi non siamo altro che i peggiori tra i pessimi alunni. Quello che sta accadendo tra Russia e Ucraina ne è la dimostrazione.
É la dimostrazione del fatto che dalla storia non abbiamo imparato nulla, perché se avessimo imparato qualcosa, tutto questo non sarebbe accaduto.
E allora, se davvero non siamo capaci di imparare da ciò che ci ha preceduto, cerchiamo almeno di mantenere vivo quel pizzico di amore che resta.
Quello che, nonostante tutto, ci permette di sperare che il bene, prima o poi, possa ancora trionfare sul male.
Così, come per questi due ragazzi in foto.
