di Massimo Ricciuti
Ci facciamo sempre riconoscere. Non sprechiamo occasione. In qualunque contesto e nelle situazioni più tragiche primeggiamo per mediocrità!
Da chi ha fatto spallucce durante il discorso di Zelensky alle Camere a chi gioca a Risyko nei talk show. Tra un Giletti che si improvvisa inviato di guerra, e che anche dal fronte non smette di punzecchiare la Lucarelli, fino agli improvvisati geopolitologi, già neovirologi, noeuristi, novaccinisti, nomask etc etc. Non siamo capaci di prendere nulla sul serio. Ma proprio nulla.
Nelle sole zone orientali di Donesk e Luhansk si contano già 2.389 bambini fatti “sparire”. Rubati ai genitori e portati in Russia. Non diciamo nulla di questo. Anzi, qualcuno, in questo Parlamento (forse il peggiore della storia repubblicana) si indigna per le parole “armi” o “guerra” ma non viene toccato dagli immani effetti tragici che da sempre si producono quando i drammi si accompagnano all’indifferenza. Sì, perché al di là di tutto, diciamo la verità, ci sembra che nulla ci possa toccare (come se già non ci fosse toccato abbastanza… che memoria corta! Che insulto al dolore!). Come accadde per l’ex Jugoslavia negli anni ‘novanta. Le immagini della tv da un lato e noi a mangiare la cena guardando lo show. “Mi passi il sale, grazie?”. Non si interrompe il pranzo di famiglia, neanche se cadono le bombe. Non sia mai che zia Maria si offenda, o che la mamma ci resti male, eh?! E così andiamo avanti. Senza vergogna. Non ci sfiora neanche il pensiero delle conseguenze di questa guerra sul piano finanziario e economico. Nulla sarà come prima! Che si sappia! Comunque vada! Le nostre prospettive si sono drasticamente accorciate. Ma noi facciamo come se niente fosse. Come sempre. Non sia mai, signora mia, che cambino le nostre abitudini! A fine mese cade lo Stato di Emergenza legato alla pandemia. Ma non è che scade anche la pandemia, purtroppo! Ma anche questo è difficile da far capire ai nostri cari fratelli, sorelle, commercialisti, dirigenti d’azienda, cugini, nipoti, clown, saltimbanchi, maghi, soubrette, registi televisivi tà-tà-rà-tà-tà-ci-bum-ci-bum-bum!!!
Siamo nel pieno di una nuova ondata, la quinta, e il Governo dopo aver toppato indicando una “data di scadenza” adesso si affretta a precisare che “No, la struttura commissariale rimane, anche senza il Generale degli Alpini, occorre mantenere alta la prudenza, usare le ffp2 etc.etc” , ma ormai il danno è fatto. E’ il “liberi tutti” che la gente si aspettava. Non importa il resto. Abbiamo già detto su queste pagine che la “gente è stanca”. Ma sono stanchi anche i nostri operatori sanitari, i nostri medici, le nostre infermiere, chi fa turni nei pronto soccorso, nelle terapie intensive e via cantando. Sono stanchi al punto che goccia dopo goccia non protestano neanche per le pessime condizioni in cui sono costretti a lavorare. Anaoo, Aroii, Gimbe, Cartabellotta, l’Istituto Superiore della Sanità fanno notare che stiamo andando a sbattere su un muro galattico. La copertura dei vaccini inizia a calare, più il virus circola più si formano varianti, Omicron 1,2,3 e vai così. Ma siamo stanchi, si sa. Leviamoci le mascherine e mangiamo, dai! Passami il sale e cambia canale che su Netflix c’è un film dove se ne danno di santa ragione ancora di più… e poi vamos a bailar …