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18 Novembre 2024

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“Nude allo specchio”, ecco Serena Piccolo, lo sport come missione di vita

Di Felice Massimo De Falco

Serena Piccolo é nata a Pollena Trocchia (Na) il 3/5/1979. Figlia di un operaio, (che poi diventerà imprenditore ) ed un’impiegata. Fin da piccola ha la passione per la ginnastica artistica, grazie allo sport non pensava ai problemi relazionali che avevano i suoi genitori, era l’unico posto in cui si sentiva al sicuro. Campionessa regionale e vice campionessa nazionale più volte nella ginnastica aerobica. Nel settembre del 1999 apro la sua prima società sportiva, FITNESSTRYBE e nel 2000 arriva la laurea. Nel 2001 inizia a lavorare a scuola. Oggi insegna nel liceo statale, é la direttrice del Palazzetto dello Sport di Pomigliano d’Arco, direttrice tecnica comitato regionale Campania di ginnastica aerobica , ufficiale nazionale di gara e tecnico Nazionale. Una vita dedicata allo sport.

Serena si mette “a nudo” per noi

  • Lo sport é la tua missione di vita, il tuo approdo emozionale e professionale. Cosa c’é imparare dallo sport?

Lo sport e il gioco, oltre a diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole, che sono i principi fondanti di ogni società sana, sono straordinari strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita. L’organizzazione di una competizione, la definizione dei ruoli, la determinazione dei tempi, le strategie di gioco, sono vere competenze intellettive che si possono trasferire in qualsiasi contesto lavorativo e rappresentano abilità che ognuno dovrebbe essere in grado di mettere in pratica quando deve prendere delle decisioni o preparare un programma di azione. Le attività di movimento sono occasioni per privilegiare la creatività e l’investimento emotivo, perché l’ottica educativa è di sostenere i processi che portano all’autonomia, alla crescita dell’autostima, alla capacità di iniziativa e alla consapevolezza di sé a vari livelli, fisico ed emotivo.

  • Lo sport ti ha protetto da qualche smottamento familiare. In che modo?

mi ha protetto dai problemi familiari , portandomi fuori casa attraverso allenamento e trasferta , quindi il mio tempo in casa era limitato

  • Lo sport é disciplina: cosa dici alle nuove allieve che si accingono ad allenarsi con te?

Dico che io le alleno non per riempire il loro ed il mio ego , ma per farle diventare migliori attraverso la resilienza. Che non mi interessa la vittoria ma la qualità del percorso per arrivare ad essa

  • Un’allieva meno abile può con il lavoro ottenere buoni risultati? Come va trattata?

tutti anche i meno abili possono migliorare ed avere risultati , il primo e’ la consapevolezza. Va trattata come le altre, inserendola in un corso adatta a lei

  • Qual é stato il successo più grande che hai cucito sulla pelle?

il mio successo più grande solo perché ultimo e’ la medaglia d’argento ad un internazionale a Plovdiv (Bulgaria), ma posso dire che sono tanti i miei successi e sono stampati nei cuori dei miei atleti.

  • La pandemia ha piegato il mondo dello sport. Come hai reagito?

6- la pandemia ha piegato il mondo dello sport ma non me , ho esercitato la pazienza

  • Ora sei un’imprenditrice: cosa é cambiato?

sono sempre stata un’imprenditrice , quello che è cambiato e’ la mia consapevolezza

  • Qual é l’orizzonte professionale a cui punti?

io punto ai mondiali e alle Olimpiadi , sto lavorando per questo e spero di far uscire non pochi talenti anche se oggi è ancora più difficile perché raramente le famiglie ci aiutano. Ma punto anche a migliorare la qualità di vita del nostro tessuto sociale migliorando le abitudini di atleti e genitori

  • Una sportiva può essere anche femminile ed elegante?

una sportiva e’ femminile ed elegante , basta guardare me!

  • Le donne nello sport hanno qualcosa in più?

la donna ha sempre una marcia in più e non solo nello sport

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