È tornato in pubblico e lo ha fatto a modo suo. È il leader che, da più tempo, calca la scena. Ha superato i 25 anni di protagonismo, nessuno come lui nella storia della seconda Repubblica.
Nella sua giornata romana è sulla politica estera che ha consegnato le riflessioni più interessanti.
Silvio Berlusconi, a Roma, ha rotto il silenzio. L’occasione è stata la convention di Fi ‘L’Italia del futuro’.
“Io Putin l’ho conosciuto vent’anni fa. Mi era sempre parso un uomo di gran buon senso, di democrazia, di pace, peccato davvero per quel che è successo…”. Le parole dell’ex presidente del Consiglio sono di severa condanna per ”l’aggressione nei confronti dell’Ucraina”. ”Oggi – ha detto – siamo di fronte ad una aggressione senza precedenti messa in atto dalla Russia ai danni di un paese neutrale come l’Ucraina, che sta combattendo con valore e determinazione per la propria libertà. Un’aggressione che anziché portare la Russia in Europa l’ha portata nelle braccia della Cina….’Peccato, davvero peccato!”.
“Non posso e non voglio nascondere – ha sottolineato – di essere profondamente deluso ed addolorato dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una gravissima responsabilità di fronte al mondo intero. Noi non abbiamo avuto alcuna esitazione a schierarci: la posizione di Forza Italia è quella espressa nella durissima ‘Risoluzione contro l’aggressione della Russia all’Ucraina’ approvata dal Parlamento Europeo in seduta straordinaria il primo marzo, risoluzione che io ho convintamente votato. Una posizione tante volte poi ribadita in modo perfetto da Antonio Tajani e dai nostri gruppi in Parlamento. È una posizione di pieno sostegno, senza distinguo, alla linea dell’esecutivo di cui facciamo parte”.
Il Cavaliere non si è risparmiato ed ha condannato l’eccidio di Bucha: ”Voglio dire ancora di più: di fronte all’orrore dei massacri di civili a Bucha e in altre località ucraine, veri e propri crimini di guerra, la Russia non può negare le sue responsabilità. Dovrebbe al contrario, nel suo stesso interesse, identificare e mettere sotto processo i responsabili di comportamenti che il diritto e la morale considerano inaccettabili anche in tempo di guerra”.
Il Presidente ha parlato molto di politica estera, ha riallineato Forza Italia.
“Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver salvato il mio Paese dal fascismo e dal nazismo a costo del sacrificio di tante giovani vite americane. Sarò sempre grato agli Stati Uniti perché nei lunghi decenni della Guerra fredda hanno difeso l’Europa dalla minaccia dell’Unione Sovietica. Sarò sempre grato agli Stati Uniti per aver aiutato il mio Paese a vincere la povertà e a conseguire crescita e prosperità dopo la Seconda Guerra Mondiale grazie alla generosità del Piano Marshall”.