La lista unica Lega Forza Italia, auspicata da Matteo Salvini, rappresenta un rischio.
In politica, dalla esperienza del Fronte Popolare a quelle più recenti, 2 più 2 non fa mai 4. Il rischio, molto frequente, è che faccia sempre qualcosa di meno.
È la solita logica della fusione a freddo destinata a lasciare sul campo malcontenti ed incomprensioni.
Altra cosa sarebbe un processo più ampio, una sfida dell’intero centrodestra, altra cosa sarebbe alimentare un dibattito sulla necessità di costruire un Grande partito della Repubblica. Una riflessione capace cioè di coinvolgere militanti ed opinione pubblica, giovani e professionisti, segmenti nuovi della società.
Tutto questo non si vede all’orizzonte ed allora meglio sarebbe evitare o promuovere azioni diverse, legate a processi culturali e non a congiunture e convenienze elettorali.
Meglio evitare perché, fra le altre cose, il risultato di operazioni poco chiare sarebbe quello di consegnare alla Meloni ampie fette di elettorato. La leader di Fdi prenderebbe più consensi ma non è detto che questo farebbe aumentare il peso elettorale del centrodestra.