Grazie! Grazie cari amici cari compatrioti, qui a Parigi e ovunque in tutta la Francia, nei nostri territori d’oltremare e all’estero. Sì, prima di tutto, grazie Dopo cinque anni di trasformazioni, tempi felici e difficili, anche crisi eccezionali in questo giorno del 24 aprile 2022, la maggioranza di voi ha scelto di affidarsi a me per presiedere alla nostra Repubblica durante i prossimi cinque anni”. Sono state le prime parole di Macron dopo la rielezione come Presidente della Francia.
Fra i vari punti del suo discorso, continuità e voglia di ripartire, una analisi sul voto.
“So anche – ha detto – che molti dei nostri connazionali hanno votato per me oggi, non per sostenere le idee che sostengo, ma per bloccare quelle dell’estrema destra, e voglio ringraziarli qui e dire loro che sono consapevole che questo voto mi lega per gli anni a venire. Sono il custode del loro senso del dovere, del loro attaccamento alla Repubblica e del rispetto delle differenze che si sono manifestate in queste settimane”.
Passaggio finale sulla rappacificazione nazionale.
“Infine – ha concluso – penso a coloro che hanno votato per l’onorevole Le Pen, di cui capisco la delusione questa sera. No, fin dall’inizio ho chiesto di non fischiare perché d’ora in poi non sono più il candidato di un campo ma il presidente di tutti e so che di tanti nostri connazionali che hanno scelto oggi l’estrema destra, per la rabbia e i disaccordi che li hanno portati a votare per questo progetto e devono trovare una risposta, sarà una mia responsabilità e quella di chi mi circonda”