di Anna Adamo
Ricordare è sempre doveroso. Lo è per non dimenticare, per far si che quanto accaduto non si ripeta più. La verità, poi, è che certe cose sono addirittura impossibili da dimenticare, quindi ricordarle non è neanche più un dovere, ma qualcosa che viene naturale.
La brutalità con la quale Anna Borsa è stata strappata alla vita dal suo ex, ad esempio, è una di queste.
Ebbene si, quello che è accaduto ad Anna non si può dimenticare. Non si possono dimenticare i suoi occhi, che brillavano d’ amore solo per colui il quale si è rivelato essere il suo aguzzino.
Non si può dimenticare tutto quello che Anna ha subito in silenzio, tutto il male che erroneamente credeva fosse amore di cui è stata protagonista.
E no, dire che si sarebbe potuto fare qualcosa, ora non vale. Perché, è ovvio che si sarebbe potuto fare qualcosa. Si può sempre fare qualcosa, peccato che tra il dire e il fare ci sia di mezzo il mare,il quale,si sa, non è facile da attraversare.
Gli amori malati
Così come non è facile riconoscerli, i segnali di un amore che con l’amore in realtà ha ben poco a che fare. E non è facile neanche riconoscere i segnali che mandano, gli uomini violenti, perché l’amore che l’altra persona prova vince su tutto, anche sul male che questi ultimi sono capaci di fare.
É tardi per fare qualunque cosa e nulla riporterà Anna Borsa in vita, ma una cosa è certa, spinti da questa consapevolezza Anna abbiamo il dovere di ricordarla.
L’appuntamento
L’occasione per farlo sarà Venerdì 29 Aprile alle ore 10:00 presso la Sala Bottiglieri della Provincia di Salerno, nel corso di un evento fortemente voluto dal CAD (Centro Ascolto del Disagio) in collaborazione con Donation Italia e Scuola Nuova (Ente di Formazione Professionale accreditato dalle Regioni Campania e Basilicata).
Non ci saranno ruoli, simboli o bandiere, ma solo voglia di ricordare una giovane donna strappata ingiustamente alla vita, affinché l’esempio di quello che è accaduto possa costituire l’inizio di una nuova era il cui obiettivo è quello di essere concretamente vicini alle vittime di violenza, facendo si che sia l’amore a trionfare sul male e non viceversa.