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17 Novembre 2024

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Aumentano gli stupri in Ucraina,  atti barbari contro le donne

di Anna Adamo


La morte, il sangue, la silenziosa sofferenza di chi avrebbe troppe cose da dire e nessuno disposto ad ascoltarle, hanno reso l’Ucraina, dal giorno in cui le forze russe l’hanno invasa, la terra in cui il dolore non finisce mai.
Lo si evince dall’ aumento delle segnalazioni di stupri, dalla grande pressione alla quale i medici, proprio a causa di questi ultimi, sono sottoposti.
Perché, tocca a loro fornire alle donne, il più rapidamente possibile, la contraccezione d’emergenza, ed evitare che, oltre ad essere già traumatizzate a causa delle violenze subite si ritrovino anche a dover fare i conti con una gravidanza indesiderata. Ed è tutt’altro che un’ impresa facile, questa, poiché mentre prima dell’ invasione russa la contraccezione era ampiamente disponibile in Ucraina, con lo scoppio del conflitto le catene di approvvigionamento locali sono state distrutte ed è stato ridotto anche il numero degli operatori sanitari, infatti la richiesta di pillole del giorno dopo parte soprattutto dagli ospedali di Kharkiv e Mariupol.

La denuncia


Sono agghiaccianti, inoltre, i dati forniti dalla commissaria dei diritti umani in Ucraina, Lyudmilla Denisova. Secondo quest’ultima sarebbero almeno nove i casi di donne rimaste incinte dopo essere state violentate dai soldati russi. Non è da escludere, però, che il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto, quindi i casi di violenza segnalati costituiscano solo la punta dell’iceberg.
Non esistono mai parole che possano pienamente descrivere l’orrore, soprattutto se ad essere protagoniste di quest’ultimo sono donne ferite nella loro intimità.
Soprattutto se, al dolore dato dal vedere distrutta la propria terra e i propri cari venire a mancare da un momento all’altro, si aggiunge anche la sofferenza data dall’ essere state preda di uomini che permettono al male di prendere costantemente il sopravvento sul bene.
É ormai tardi per fare qualunque cosa. Nulla farà dimenticare a quelle donne l’orrore di cui sono state e ancora sono protagoniste, perché la violenza ferisce nell’anima e le ferite dell’anima no, non guariscono facilmente.
O, almeno, non guariscono ora che la guerra è più forte della pace. Ci vorrà del tempo prima che la guarigione si verifichi, ma nel mentre non si può restare a guardare, occorre far si che la contraccezione d’emergenza sia di nuovo disponibile.
Ebbene si, è doveroso rendere la contraccezione una priorità, per evitare che quanto accaduto si verifichi ancora e le donne, a causa di gravidanze indesiderate, si ritrovino a dover far fronte ad una sofferenza ancora più grande di quella che stanno provando da due mesi a questa parte.

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