“La pandemia e le trasformazioni del mondo del lavoro impongono all’Unione Europea di rafforzare gli strumenti di riqualificazione professionale per riuscire a cogliere le migliori opportunità offerte dalle transizioni digitali e green. Le micro-credenziali possono contribuire al processo di specializzazione del personale in ottica di competenze digitali e verdi e alla riqualificazione dei lavoratori, purché ci siano una definizione e standard comuni, che ne garantisca la qualità, la portabilità e la trasparenza. Tuttavia, è importante sottolineare che le micro-credenziali dovrebbero essere solo uno strumento complementare e non possono sostituire i percorsi tradizionali di istruzione e formazione professionale”. Così, ha dichiarato in un intervento in plenaria, l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Chiara Gemma.
“L’istruzione – ha proseguito – deve rimanere un bene pubblico che prepara gli studenti a diventare non solo lavoratori qualificati, ma anche cittadini attivi. Per questo motivo, un approccio olistico all’istruzione deve essere preservato e incoraggiato per consentire agli studenti di acquisire competenze sociali e civili, non solo conoscenze rilevanti per le esigenze a breve termine del mercato del lavoro”, ha concluso l’europarlamentare Gemma.