“Il vaiolo delle scimmie non è il Covid due, è un’altra partita”. A sottolinearlo è il ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ in cui parla anche del focolaio con cui sono alle prese diversi Paesi d’Europa, considerato inusuale dalle autorità internazionali, vista la sua estensione fuori da Paesi endemici. “È comprensibile che l’opinione pubblica sia spaventata, ma questo virus lo conosciamo da molti anni – rassicura il ministro – abbiamo sia i vaccini che i farmaci antivirali e abbiamo attivato tutte le reti di sorveglianza”. La letalità, ricorda Speranza, “è molto bassa, la trasmissione è più difficile rispetto al Covid e la comunità scientifica non si aspetta contagi di massa”. Nel nostro Paese, conclude, “i contagi sono una decina o poco più, stiamo seguendo l’evoluzione con la massima attenzione e sarebbe sbagliato suscitare un allarmismo che oggi non ha fondamento”.