di Anna Adamo
Ilenia è una ventenne come tante. É una donna che ha difeso il suo ragazzo da prese in giro inaccettabili ed ha avuto la peggio. Appena entrata nel bagno delle donne, infatti, quei tre ragazzi che il suo fidanzato lo prendevano giro per il semplice fatto di avere capelli lunghi e tratti femminei li ha subito notati e no, non è rimasta in silenzio, ha risposto loro a tono.
IL FATTO
Per i provocatori si è trattata di una reazione difficile da digerire, lo si evince dal fatto che due si siano immediatamente dileguati, il terzo, invece, le ha dato un pugno in pieno volto rompendole il naso. Un uomo che picchia una donna, l’ ennesimo e purtroppo neanche l’ ultimo. Nulla di nuovo, per quanto spregevole e ingiustificabile possa essere, agli uomini che esercitano violenza sulle donne siamo abituati, ciò che più di ogni altra cosa si fa fatica ad accettare è che la ventenne sia stata aggredita per aver fatto “una cosa da maschio”, ossia difendere il fidanzato.
Una vicenda moderna che porta con sé le antiche radici del maschilismo dal quale la società in cui viviamo proprio non riesce a distaccarsi.
Ebbene si, è questa la verità, al giorno d’oggi il maschilismo ancora predomina e l’ aggressione di cui è stata protagonista Ilenia lo dimostra ampiamente.
Un’aggressione alla quale, con grande sorpresa di tutti ha, però, reagito meglio di quanto si possa immaginare denunciando il pestaggio ai carabinieri per poi pubblicare su Tiktok un video del suo volto tumefatto e l’ identikit dell’ aggressore disegnato dal fidanzato ed esortare i followers ad evitare la caccia alle streghe e aiutare le forze dell’ordine nelle ricerche.
Una ventenne come tante in cui è racchiusa un’eroina dei giorni nostri, Ilenia è questa.
E no, non dobbiamo dare per scontato che la sua sia stata una reazione normale, perché non lo è. Così come, del resto, non è mai una cosa normale la violenza.
Quanto accaduto in quella discoteca non può e non deve essere considerata una semplice lite tra ragazzi, perché è molto di più.
È sinonimo del fatto che la violenza abbia preso il sopravvento sulla vita dei giovani e non possiamo più permettere che a causa di quest’ultima diventino vittime di atti che non hanno alcuna giustificazione.