Dopo la raccolta firme per la petizione lanciata da Matteo Renzi, che ha raggiunto quasi le 100mila adesioni, a favore di un Draghi bis, questo pomeriggio in diverse piazze italiane sono annunciate manifestazioni per lanciare un appello al premier dimissionario a non abbandonare Palazzo Chigi. “Oggi alle 18.30 manifestazioni spontanee in tante città d’Italia, da Milano a Roma, da Torino a Firenze, a Trento. Sì allo statista Draghi, no allo stagista Conte. Nel mio piccolo, io ci sto provando pancia a terra”, ha scritto il leader di Italia Viva sulla enews. Più Europa e Azione oggi saranno a Roma, Milano e Torino, per prendere parte alle manifestazioni spontanee di cittadini che chiedono al premier di andare avanti. I due partiti della federazione liberaldemocratica, a partire dalle 18.30 saranno a Milano in piazza della Scala, a Torino in piazza Palazzo di Città e a Roma, in piazza San Silvestro. Alla manifestazione romana, partecipano tra gli altri i segretari di Azione e +Europa, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova, assieme ai vertici dei due partiti. Anche L’Italia C’è sarà in piazza a sostegno di Draghi. “Partecipiamo alle manifestazioni di piazza che si terranno oggi pomeriggio nelle principali città italiane a sostegno del Presidente Draghi. Saremo in particolare presenti, con una nutrita rappresentanza del nostro movimento, a Milano. Siamo fermamente convinti che l’esperienza del governo debba proseguire fino alla scadenza naturale della legislatura, superando l’empasse causato dall’irresponsabilità di Conte e di quel che resta del M5S”, si legge in una nota del coordinamento nazionale de L’Italia C’è. “Il Presidente Draghi è in assoluto la migliore opzione per la guida del nostro Paese. Gli appelli di questi giorni arrivati da ogni parte del mondo per la prosecuzione del suo governo e la missione ora in corso al Algeri per evitarci un inverno senza riscaldamento ne sono una dimostrazione. Se sono venute meno le basi politiche dell’unità nazionale, non sono affatto venute meno le ragioni politiche del Governo Draghi, la necessità di proseguire il percorso di riforme e investimenti intrapreso a febbraio del 2021, l’importanza di tenere l’Italia ancorata alle scelte geopolitiche europee ed occidentali e l’urgenza delle misure di contrasto dell’inflazione e dei costi energetici sui bilanci di famiglie e imprese. Avanti con Draghi, perché oltre gli urlatori e gli sfasciatori, l’Italia c’è”, conclude la nota.