Ghino di Tacco
Carlo Calenda avrà fatto una buona operazione di immagine con Maria Stella Gelmini e la Carfagna ma sui territori sarà un disastro. A partire dalla Campania.
L’adesione del Ministro, con i suoi Paolo Russo, Gigi Casciello e Rossella Sessa, rischia di rompere gli equilibri creati e sarà un problema per un partito che stava selezionando con i congressi, veri, la classe dirigente.
Chi viene da Forza Italia, il gruppo di Mara in particolare, è allergico alle assisi congressuali. Il leader avrebbe chiesto ‘tutele’ per i suoi a prescindere dagli equilibri locali. Avrebbe imposto, come le riusciva in Forza Italia, i suoi uomini con poca considerazione verso chi, sui territori, lavora e costruisce consenso. Come spesso le è capitato. Così sarà complicato per il bravo Peppe Sommese trovare la quadra.
L’ingresso di Paolo Russo a Napoli sarà difficile da gestire. Fra Russo e i Sommese i rapporti mai idilliaci ed ora con l’ex parlamentare che cerca spazi, l’ennesima candidatura, sarà un complicato trovare punti di incontro.
A Salerno sarà peggio. I dirigenti locali hanno costruito una comunità vera, si sono caratterizzati per importanti iniziative, hanno selezionato in maniera democratica i quadri. Ora ci saranno i ‘protetti’ Gigi Casciello e Rossella Sessa. Portano in dote nessun amministratore locale di peso e poco consenso personale. Casciello per due volte ha fallito, con le preferenze, l’elezione al consiglio regionale, alle ultime comunali di Salerno i suoi candidati non hanno superato i cento voti, mentre la Sessa candidata al Comune di Salerno, con il sostegno di Mara, supero’ di poco i cento voti.
Ora, da parlamentari, si sentiranno i leader locali. Sarà dura.
