Carlo Calenda alla fine rompe. Ora c’è “una grande ammucchiata di persone. Da parte mia non c’è stato un equivoco, ma l’ingenuità che il Pd fosse pronto a decidere di rappresentare la sinistra senza correre dietro a Fratoianni, Bonelli e domani ai 5 stelle, che Letta avesse capito che la coerenza è fondamentale. Che il Pd avesse fatto la sua Bad Godesberg. Ed ho sbagliato” ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
“Alla vigilia di queste elezioni – ha spiegato – ho intrapreso un negoziato col Pd, non ho mai voluto distruggere il Pd, con con Letta abbiamo iniziato un negoziato per costruire una alternativa di governo. Ma mano a mani si univano pezzi che stonavano”.
“Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi. MI sono un po’ perso”.