Ghino di Tacco
Con l’Impertinente faremo una vera e propria campagna su Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna. Andremo avanti, con la politica, fino a quando le due non diranno qualcosa sugli insulti di Calenda al Cavaliere, sulle minacce di queste ore.
Ora Calenda scrive ‘Berlusconi non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando’.
Se il leader di Azione fa riferimento ad una delle pagine piu tristi delle Istituzioni, quando Palazzo Madama fece decadere Berlusconi, siamo davvero caduti in basso. Se Calenda intende condurre una campagna sulla delegittimazione, con tanto di populismo giustizialista, la Carfagna e la Gelmini non possono rimanere mute. Hanno il dovere di dire qualcosa.
Non hanno detto una parola sui vari insulti di questi giorni e si stanno prestando alle più inutili strumentalizzazioni. Dovrebbero parlare per difendere i loro percorsi e, più un generale, la dignità della politica. Si può cambiare idea ma non si può rinnegare una storia, non si può dimenticare un leader. Stanno contribuendo, Gelmini e Carfagna, a scrivere pagine di brutta politica e di inciviltà.