di Gennaro Salvatore
L’era Draghi cambierà ancora l’assetto politico italiano. Sicuramente il Paese beneficerà dall’azione di Governo di un fuoriclasse che molti ci invidiano, ma davanti a Draghi un compito ancora più arduo, adoperarsi affinché l’assetto politico italiano, in confusione permanente da dopo tangentopoli, trovi una nuova organizzazione stabile, propedeutica per consentire agli elettori di scegliersi un Governo sulla base di chiare offerte politiche. La crisi dei Partiti nella prima Repubblica era sicuramente non più sostenibile, ma i tentativi di modificarli non hanno fino ad oggi prodotto modelli affidabili e duraturi. Sicuramente Forza Italia ed i 5 Stelle sono stati i tentativi più avanzati, ma non ancora sufficienti in quanto la non scalabilità delle cariche ed il potere assoluto del leader, forse necessari nella fase iniziale, poi non sono stati più modificati tanto da renderli “Partiti padronali “. Ed allora, la Federazione tra Lega e Forza Italia o il Partito unico di Centrodestra può essere una nuova opportunità, ma la velocità delle scelte deve saper tenere il passo con i tempi di oggi, quindi un po’ di coraggio in più: più leggeri, più veloci, più democratici
“facite na culata ca po’ esce ‘o sole!”, i cittadini vi premieranno.
Gennaro Salvatore – Vice coordinatore nazionale Nuovo Psi