di Gaetano Amatruda
“Si stava meglio quando si stava peggio” è su questa suggestione che si sviluppa il viaggio di Adriana Scermino.
La sua mostra fotografica, dal 10 dicembre e fino ad oggi, sarà la giornata conclusiva,al Foyer Cafè (Teatro Nuovo) di Salerno, è un tour fra emozioni e sentimenti. È un percorso che racconta.
Adriana Scermino, ventiquattrenne di Vietri sul Mare, ha un talento: con uno scatto riesce a catturare una storia, a portare via con se inquietudini, stati d’animo, pensieri.
Sin da bambina la passione, oggi questa passione cresce con un occhio particolare alla fotografia cinematografica e di spettacolo.
È la sua prima grande tappa, mostra fotografica con 20 scatti che raccontano i residui che ha lasciato la pandemia nelle nostre vite e nelle nostre abitudini. La sua mostra è il tentativo di recuperare quello che di buono è emerso in una fase complicata della nostra storia. C’è la solitudine, c’è la sofferenza, c’è il desiderio di normalità. C’è il tormento delle nostre vite prima e dopo la pandemia.
Il sogno nel cassetto è quello di arrivare a fotografare grandi artisti del mondo dello spettacolo. Lei, autodidatta con la luce negli occhi, lei con una carica infinita ed innamorata di questa avventura, riuscirà.