Un rullo compressore, senza mediazioni. “Dall’inchiesta di Bruxelles sulle tangenti emergono cose che indignano, vergognose. Ma al di là dell’indignazione per la corruzione, quello che mi colpisce rispetto al Pd è la verifica che il partito è stato nelle mani per 15 anni di un gruppo dirigente di miserabili, al di là di questa vicenda da sola”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine una presentazione di treni nuovi a Napoli.
“Miserabili – ha aggiunto De Luca – sul piano politico, costituito al 99% di presuntuosi e all’1% di nullità politiche, salvo qualche rara eccezione. Indigna che chi ha governato il partito continua a dare le carte, a fare interviste a assumere incarichi, pur essendo totalmente al di fuori della società italiana, anime morte, seppelliamole”.
La candidatura
“Se ho pensato di candidarmi al congresso Pd? Si e no. Ma con queste regole congressuali credo che davvero ci sia tanto tempo da perdere e quindi è meglio lavorare sulle cose serie” ha proseguito il presidente.
“Vediamo ora – ha spiegato – cosa succede, servirebbe un miracolo e vediamo se accade. Ma per le condizioni di oggi è un’impresa quasi disperata. Il presupposto resta che vadano a casa i governanti da 15 anni. Io sono l’unico esponente del Pd a fare critiche sulla linea politica da anni, non ne conosco altri chiari e pronti anche a farsi nemici su temi come il Mezzogiorno, il piano per sviluppo del Sud, io per anni l’ho ripetuto ai miserabili”.