“L’accordo sul price cap del gas raggiunto dall’Unione europea è una vittoria italiana, un grande successo personale per il presidente del Consiglio, che si era impegnata sul tema al Consiglio europeo segnando una svolta”. A sottolinearlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a La Stampa.
Sulla trattativa iniziata molto tempo prima che Meloni arrivasse a palazzo Chigi, “ricordo che quella riunione del Consiglio era iniziata con l’ostacolo della ‘minimum tax’ che sembrava insormontabile: solo l’intervento di Giorgia, con la presidenza ceca, aveva consentito di superare il veto polacco. Anche questo accordo e’ il frutto di quel clima. L’Europa ha cambiato passo”.
Rispetto a quello che devono aspettarsi le aziende italiane da questa misura, “gia’ ieri – sottolinea URSO – abbiamo assistito a una riduzione del prezzo del gas, con la quotazione che e’ scesa a 108 euro a megawattora. Ma soprattutto, c’e’ la speranza che finalmente l’Europa si muova insieme sulla strada dell’autonomia strategica e quindi della indipendenza energetica”. Interpellato, quindi, sul voto contrario dell’Ungheria, “Dobbiamo lavorare per garantire anche il suo approvvigionamento energetico nel nuovo scenario geopolitico europeo. Ne ho parlato l’altro giorno con il ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese Peter Szijjarto. Anche noi possiamo aiutarla e, con noi, la Slovenia”.