“Non c’è alcun dubbio che per i reati di mafia le intercettazioni debbano essere uno strumento di indagine privilegiato: un punto mai messo in discussione. La questione sul tavolo è il loro utilizzo per reati minori e il livello di spesa importante che ciò comporta. Nel governo, su questo, c’è piena identità di vedute. Non c’è un partito ‘intercettazioni sì’ e uno ‘intercettazioni no'”. Così a Rai News24 il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto.