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15 Novembre 2024

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Abdul, il ragazzo arrivato in Italia su una barca che sogna di diventare un cantante

di Anna Adamo


Scappato dalla guerra in Nigeria e poi nuovamente dal regime della Libia, Abdul è arrivato in Italia a bordo di una barca, sulla quale ha dovuto fare i conti con l’orrore.

Il racconto


“Ho visto – racconta ancora scosso – bambini strappati alle madri e lanciati in mare per alleggerire il carico”.
Ebbene si, la storia di Abdul è la storia di un uomo che ce l’ha fatta, che è sopravvissuto a quell’orrore ed è riuscito ad arrivare a Lampedusa per poi essere trasferito in un centro d’accoglienza a Napoli, luogo in cui ha iniziato a prendere forma la sua nuova vita.
Si è dato da fare poco alla volta. Trovare un lavoro era l’unica cosa che gli interessava davvero. Un desiderio, il suo, realizzatosi nel momento in cui ha incontrato Salvatore Suarato, titolare dell’agriturismo Greenland di Castellammare di Stabia (NA) e della casa cinematografica “Movieland”, che gli ha offerto un lavoro e soli due anni prima aveva realizzato un lungometraggio il cui tema era l’immigrazione.
Due anime destinate ad incontrarsi e a dar vita ad una lunga amicizia, quella di questi due uomini. Si, perché ancor prima di essere datore di lavoro e dipendente, Abdul e Salvatore sono amici. 
A legarli è un rapporto di fiducia reciproca. “Abdul – racconta Salvatore – è un ragazzo pieno di risorse. Mi ha stupito per la sua voglia di lavorare, di darsi da fare. Lavora con me da due anni e mezzo ed è diventato uno di famiglia. Io ho dato qualcosa a lui e lui da tantissimo a me ogni giorno. È un ragazzo dotato di un animo raro da trovare al giorno d’oggi, sempre disposto ad aiutare gli amici, a tendere una mano a chiunque incontri.
Quando è arrivato qui era davvero molto scosso. Per fargli dimenticare l’orrore di cui è stato protagonista ne abbiamo provate di ogni. Facevamo dei video divertenti e li mettevamo su Facebook.  In poco tempo abbiamo raggiunto tantissime persone che continuavano a chiederceli, questo indica che Abdul riesce davvero ad entrare nel cuore di tutti. Ma, Abdul non è solo un uomo che ce l’ha fatta e un gran lavoratore”.
È un ragazzo pieno di sogni e talento. Quel talento che Salvatore ha scoperto per caso.
“Ogni tanto – dice – si metteva in un angolo e canticchiava. Un giorno decisi di chiedergli cosa stesse facendo e lui mi disse che gli piacesse cantare.
Ho scoperto esattamente così la sua passione e il suo talento per il canto.”
Ebbene si, quel ragazzo scappato dalla Nigeria e dalla Libia, è anche riuscito ad incidere alcune canzoni in stile afrobeat, genere musicale molto vicino al Pop, apprezzato in Africa.
La prima si intitola “Rock” e racconta la storia di due fidanzati inizialmente divisi da apparenza e denaro che alla fine riescono a ritrovarsi, perché scoprono il valore dei veri sentimenti.
La seconda, invece, si intitola “My World” e racconta del suo viaggio per arrivare in Italia.
Ne ripercorre le tappe più significative, che gli hanno lasciato segni indelebili.
“Abdul sogna di intraprendere un percorso nel mondo della musica – dice Salvatore.
Non è di certo una cosa semplice e gliel’ho fatto presente,  l’ ho invitato a restare con i piedi per terra, però ho intenzione di fare tutto ciò che è nelle mie possibilità per realizzare il suo sogno.
Perché è un ragazzo che merita il meglio che la vita possa offrire e soprattutto ha tanto talento. Crede in quello che fa. Il suo idolo, infatti, è Osimhen. Sostiene che se ce l’ha fatta quest’ultimo può farcela anche lui e desidera incontrarlo”.
Sono questi, Salvatore e Abdul, l’uno la ricchezza dell’altro.
O meglio, l’ uno il tesoro dell’altro. Perché, è questo che accade quando si trova un amico, si trova un tesoro. E loro, dell’ amicizia ne costituiscono uno degli esempi più belli che possano esistere, perché permettono di far capire a tutti che quando ci si vuol bene, c’è stima e rispetto reciproco non ci sono differenze, esperienze di vita o passato che possano contribuire a dividere due persone.

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