Sui crediti incagliati del superbonus la Sardegna si gioca almeno 3.100 posti di lavoro diretti, di cui 2.850 nelle piccole e medie imprese artigiane delle costruzioni, settore, quest’ultimo, che subirebbe una contrazione del 9,1% degli addetti. Ma il conteggio totale delle posizioni che rischiano di dover fare i conti nei prossimi giorni con la cassa integrazione e la perdita del lavoro, arriva a toccare le 7mila unità tra diretti e imprese collegate. Situazione pesante che potrebbe riverberarsi anche sui territori: nell’area Sassari-Gallura, solo nelle MPI edili, si stimano 1.010 i posti a rischio, a Cagliari 760, nel Sud Sardegna 520, a Nuoro 330 e a Oristano 220.Sono queste le stime dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, che ha elaborato una analisi sugli “Occupati a rischio nelle MPI delle Costruzioni in Sardegna per inesigibilità dei crediti incagliati per i bonus edilizi”, su dati ISTAT e MEF. Su queste ipotesi, Confartigianato Imprese Sardegna, con la presidente regionale, Maria Amelia Lai, e con il presidente degli edili, Giacomo Meloni, non gira intorno al problema: “Sui bonus edilizi ci giochiamo occupazione e futuro se non cambierà il decreto del governo che ha gettato nell’incertezza migliaia di imprese – affermano – per questo bisogna trovare soluzioni urgenti alla situazione delle aziende con i crediti che, giorno dopo giorno, da incagliati stanno diventando senza valore e quindi inesigibili”.