Non bastava l’allegra brigata dei Sarracino e delle Valenti (leggi qui) ed ancora della sinistra ‘sfrantumata’, e non bastavano le uscite ‘distruttive’ di Sandro Ruotolo che, arrivando dalla luna, ha dichiarato che in Campania deve cambiare tutto, ora a brigare sulla ipotesi di Roberto Fico alla Presidenza della Regione Campania arriva anche Gaetano Manfredi.
Il primo cittadino di Napoli è un riformista vero ed è strana la sua idea di sostenere il ‘campo largo’ ed ancora più strano è il suo concreto sostegno al progetto. E’ dannoso e per la Regione e, a lungo termine, per lo stesso Comune.
Un gioco a perdere che ha il solo vantaggio di spianare, oggi, la strada al centrodestra per Palazzo Santa Lucia e, domani, quella per Palazzo San Giacomo.
Questa testata non è mai stata tenera con Vincenzo De Luca e non può essere tacciata di simpatie particolari, tutt’altro, ma una cosa è evidente: il Governatore ha cultura di governo, è lontano mille miglia dalla sinistra salottiera, radicale, demagogica.
E’ legittimo che il centrosinistra si interroghi sul futuro ma una cosa è farlo immaginando la sopravvivenza ed il rilancio di un progetto riformista, costruendo ponti con l’universo moderato, altra cosa è mettere in campo una ‘banda larga’. Si, perché l’idea campana è oltre il campo largo, qui si immagina di tenere insieme i signori del rancore, della sinistra ideologica, del finto ambientalismo, dell’assistenzialismo. Quella roba vecchia che, in questa terra, ha già fatto danni con la pala.
