“Ricominciamo dal ddl Zan, integrandolo in modo da tutelare i figli nati da relazioni precedenti. E vediamo dove arriviamo, ognuno con la sua sensibilità e senza pregiudizi ideologici”. Così il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, di Forza Italia, al Corriere della sera. “Iniziamo col dire che i diritti sono e devono essere uguali per tutti: coppie omosessuali e coppie eterosessuali. Inoltre quando si parla di questi temi, non c’è dottrina di partito che tenga. Vale la coscienza di ciascuno”, sottolinea l’esponente di FI. “Noi siamo stati e siamo pronti ad andare incontro alle coppie diverse da quelle previste dall’articolo 29 della Costituzione, la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Per questo dico sediamoci intorno a un tavolo, discutiamo, ripartiamo dal ddl Zan. Prima però liberiamoci del pregiudizio per cui da un lato c’è chi è a favore dei diritti, dall’altro gli omofobi. Questa non è una premessa a partire dalla quale si può discutere”, aggiunge. E sul motivo per cui il ddl Zan è stato bocciato in Aula dice. “E’ stato affossato perché si basava su presupposti ideologici e introduceva, ad esempio, la teoria del gender fluid a scuola. Riprendiamolo, modifichiamolo. Inseriamo la tutela dei diritti dei bambini nati da precedenti relazioni e che si trovino a vivere con due persone dello stesso sesso unite civilmente. Sarei favorevole”. Sull’adozione di bambini da parte delle coppie gay Mulè non ha dubbi. “Personalmente sono contrario. Forse quei bambini po- trebbero crescere bene? Non mi sento di sperimentarlo sul- la loro pelle”.