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18 Novembre 2024

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La battaglia di ReteCapri

Nonostante ReteCapri, unica emittente nazionale del Mezzogiorno d’Italia, abbia rotto il silenzio, prosegue lo stallo a seguito dello spegnimento degli impianti per la liberazione della banda 700 e la dismissione della codifica MPEG2, prosegue l’indifferenza delle istituzioni competenti in merito! Continua così l’aspro contenzioso con molti fornitori di servizi (fitti, concessioni demaniali, acquisti etc.). Manca ancora l’assegnazione del multiplexer N. 12   –  da dividere peraltro tra Retecapri ed un altro operatore in maniera forzosa – e resta la piena discriminazione di qualità del canale stesso rispetto agli altri, poiché per il mux 12 è previsto, in parte, l’utilizzo di frequenze in terza banda e non in quarta e quinta come previsto e ottenuto per gli altri operatori in ambito nazionale. Con l’assegnazione di frequenze in quarta e quinta banda a favore di RaiMediaset, Persidera, non ci saranno più antenne degli utenti per la ricezione di trasmissioni in terza banda.

Retecapri è l’unica emittente nazionale con sede e operatività nel Mezzogiorno d’Italia e già solo per questo meriterebbe la assegnazione di un mux esclusivo con piena copertura del segnaleRetecapri avrebbe diritto, quindi, ad un multiplexer che abbia lo stesso valore di tutte le altre reti nazionali con contestuale diritto ad una assegnazione non più prorogabile.

Si consideri poi che il legislatore ha previsto incentivi, contributi e indennizzi per le emittenti locali operative nel Mezzogiorno d’Italia riconoscendo quindi un giustificato motivo per migliorare la qualità del mux 12 per renderlo competitivo nei confronti degli altri operatori, con una particolare attenzione all’unica emittente nazionale del Mezzogiorno d’Italia. Per questo ReteCapri sollecita nuovamente GovernoMIMIT e AGCom affinchè vengano rispristinati i legittimi diritti onde fermare e non incrementare il contenzioso già in caldo.

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