“Leggere delle convinzioni di Graziano Delrio che afferma di aver salvato le Province è veramente sconcertante. Non c’è un solo amministratore locale, anche del Pd, che non critichi la riforma Delrio per i guasti generati ai territori e un sistema elettorale di secondo livello che è da psichiatria. Le Province sono state rese inutili proprio dalla Legge Delrio perché prima non lo erano; Delrio ha reso l’Ente di governo in area vasta come la nebbia di Totò e Peppino a Milano. Infatti la Provincia c’è ma non si vede. Non è propaganda ripristinarle ma fu propaganda abolirle per finta in nome di un risparmio che non c’è stato. Con la Delrio c’è stato solo il danno per i cittadini con la perdita dei servizi e del voto per scegliere gli amministratori. Insomma Delrio o racconta bugie a sé stesso o non ha nessuna percezione della realtà. La nostra non è propaganda ma dovere di rimediare ai danni che ha causato il Pd”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone.
Così Marco Silvestroni, senatore di Fdi e segretario di presidenza: “Mi spiace leggere intervista di Delrio oggi e prendere atto che ancora si tergiversa sul problema che è stato creato dalla sua legge. Ho sempre criticato la Riforma Delrio che ha abolito l’elezione diretta degli organi provinciali e delle Città Metropolitane. Una legge che ha ridotto il potere dei cittadini i quali sono esclusi nella scelta dei loro rappresentanti. Una vera assurdità sulla quale tramite la proposta di legge a mia prima firma, ho chiesto al Parlamento e al Governo di ristabilire per le provincie e città Metropolitane il principio della sovranità popolare. Alla legge Delrio non va solo fatto un tagliando, ma deve essere superata ridando la parola ai cittadini l’elezione diretta dei presidenti delle Province, dei sindaci metropolitani e dei componenti dei consigli provinciali e metropolitani. Le Province mantengono competenze strategiche tra l’altro sull’edilizia scolastica, sulla tutela dell’ambiente e sulla viabilità. Sono enti di prossimità con i quali i cittadini devono poter interloquire e devono poter scegliere direttamente. È necessario attribuirgli competenze chiare e dotazioni finanziarie adeguate”