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16 Novembre 2024

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Il piano B di De Luca passa dai rimpasti, dal Terzo Polo e dai socialisti

Ghino di Tacco

Vincenzo De Luca ha già in mente il piano B. E non è con il Partito Democratico. La segretaria varata da Elly Schlein è uno schiaffo in faccia, la difesa di Bonaccini è stata timida, troppo. 

Antonio Misiani, Alfredo D’Attorre, Marco Sarracino e Sandro Ruotolo saranno ‘talebani’ rispetto al mondo deluchiano. Per loro non c’è l’ipotesi del Terzo Mandato ed anche si ci fosse la loro tesi è che il Governatore debba fare un passa a lato, la loro idea è l’apertura agli ‘sgrammaticati’ del Movimento Cinque Stelle.

De Luca non porgerà l’altra guancia. Sarà questa la volta buona per mollare il Nazareno e lanciare la corsa solitaria per Palazzo Santa Lucia. E sbaglia chi immagina che la rottura maturerà solo sul percorso personale. L’ex sindaco di Salerno non lo digerisce più un partito ‘avvitato’ solo sui diritti civili, incapace di dialogare con la Chiesa, non le sopporta queste aperture ai vecchi rottami di Sel ed Articolo Uno. Non lo ama un partito chiuso nei salotti e lontano dal Paese.

Sarà vincente la sua scelta? E’un dubbio. L’unica certezza è che senza di lui, ma con lui in campo, il Pd è destinato alla sconfitta. 

De Luca proverà a rilanciare con il Terzo Polo, hanno la strada sbarrata sulla ipotesi Fico, e con l’universo centrista. Dovrà recuperare un rapporto con i socialisti che più volte ha provato a distruggere e con le liste civiche che, dai suoi uomini, sono state eccessivamente penalizzate.

Senza il Pd, cioè con la Schlein contro, dovrà ‘ricostruire’ la coalizione.

Un rimpasto in Giunta regionale ed uno a Salerno gli consentiranno di coinvolgere forze nuove, di parlare agli indecisi e di ‘uccidere’ i troppi timidi ed i contestatori. 

Ed attenzione…aprirà’ sugli uomini ma anche sui temi. Dalla sicurezza al rapporto con la Chiesa ha, in canna, diversi colpi.

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