“Ringrazio il presidente Berlusconi che ci ha consentito di poter dare la testimonianza della nostra azione al governo. Mi concentrerò sulle tre grandi questioni che mi sono trovato ad affrontare al Mit. Con l’approvazione del nuovo codice appalti siamo riusciti a centrare un grande obiettivo inserendo modifiche fondamentali, la lotta contro l’oppressione burocratica e amministrativa, da sempre al centro dell’azione del nostro partito. Una maggiore digitalizzazione dei contratti pubblici, con un sistema informatico unico che metterà in connessione la stazione appaltante con le società appaltatrici. Lo snellimento degli iter con l’avvio di uno strumento di progettazione in due fasi. Del Ponte sullo Stretto se ne parla dal 1971, con il governo di centrodestra siamo riusciti ad attivare le procedure per la realizzazione ed entro giugno del 2024 arriveremo alla progettazione esecutiva e alla posa della prima pietra”. Lo dichiara dal palco della convention a Milano il sottosegretario al Mit e responsabile delle adesioni di Forza Italia, Tullio Ferrante.
Del Ponte sullo Stretto se ne parla dal 1971, con il governo di centrodestra siamo riusciti ad attivare le procedure per la realizzazione ed entro giugno del 2024 arriveremo alla progettazione esecutiva e alla posa della prima pietra
“Anche se qualcuno oggi tenta di appropriarsi della titolarità del Ponte sullo Stretto, questo è una battaglia identitaria del nostro partito. Il progetto preso alla base dell’avvio è del 2001 e quindi targato Silvio Berlusconi. Consentiremo alla Sicilia e al Sud di diventare un hub logistico e si unirà l’isola all’Italia e al resto del continente. Altro tema che mi sta a cuore è una iniziativa che ho avviato e si chiama Mit incontra. Sto incontrando sindaci ed amministratori locali del Mezzogiorno cambiando il paradigma, non sono più gli amministratori locali che salgono a Roma ma è il ministero che gira il Sud per confrontarsi su problematiche infrastrutturali e fornire soluzioni. Lancio un appello, siamo tanti giovani, crediamo sempre nei valori che ci accomunano, popolari, moderati, riformisti ed atlantisti e in colui che ha consentito il nuovo miracolo italiano dal 1994 sotto la nostra grande bandiera della democrazia e della libertà