“Prima della sua scomparsa, Berlusconi ha lanciato l’idea di un asse tra i popolari e i conservatori alle prossime Europee, sul modello del centrodestra italiano. Alle Politiche avevamo già lavorato con Toti, Cesa, Brugnaro per unire le tante proposte di centro. In quest’ottica, noi crediamo che si debba lavorare per rafforzare la componente moderata della coalizione. Del resto è stato Tajani stesso, al nostro congresso, a proporre un patto federativo tra le forze liberali e popolari del centrodestra”. Lo dice Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, al Messaggero.
Pensa, chiedono, a un Pdl “2.0”? “Direi piuttosto un Pdl “4.0” – risponde – . Un partito dei popolari italiani forte in una coalizione di centrodestra forte, guidata da Giorgia Meloni”. Lupi quindi precisa: “Non si tratta di fare previsioni, ma di rimboccarsi le maniche per recuperare chi oggi non ci vota o si astiene – osserva -. Noi moderati e Forza Italia sommano insieme circa il 10% dei consensi, se la nostra proposta puntasse al 15% questa sarebbe un’ottima garanzia di stabilità per il governo”.