Di Donato D’Aiuto*
L’opposto di “cultura” è “ignoranza”. Non esiste altro modo di classificare queste cose. Il tifo non c’entra nulla.
Un libro è frutto del lavoro di un individuo. Racchiude idee, pensieri anche legati alla sfera più intima dell’uomo. Solo per questo ogni libro meriterebbe rispetto.
Se non interessa, basta non leggerlo.
Se non interessa la sua presentazione, basta non andarci.
Provocare l’annullamento della presentazione di un libro non è un gesto reazionario, non è una spilla da appuntarsi al petto come nota di merito. Al contrario, è una sconfitta. Per tutti.
Lo è soprattutto per la comunità in cui si vive. A maggior ragione se quella comunità la si rappresenta in seno al Consiglio Comunale.
La “censura del diverso” non è cultura. È ignoranza.
Contestare “ciò che è diverso da sé” non è cultura. È ignoranza.
Impedire di parlare a “chi la pensa in altro modo” non è cultura. È ignoranza.
La cultura educa.
La cultura rende liberi.
La cultura educa alla tolleranza.
La cultura non costruisce muri ma abbatte le barriere. Soprattutto quelle mentali.
Abbracciare la bandiera della libertà soltanto quando conviene non è da persone di cultura. È da opportunisti.
Non sbandierate la libertà. Praticatela.
Io sono a disposizione del Senatore Gaetano Quagliariello per presentare il suo libro ovunque lui voglia. Da Aosta a Reggio Calabria.
*avvocato
