di Angelo Giubileo
In una recente sentenza, la Corte Suprema statunitense, a maggioranza, conservatrice, ha in effetto smascherato la falsa ideologia egualitaria propugnata dalle fila dei democratici e liberali americani.
La sentenza ha disposto l’eliminazione del “privilegio razziale” per l’accesso ai college e università. Il ragionamento dei democratici, in opposizione alla sentenza, è che il criterio della “discriminazione razziale” favorirebbe una maggiore inclusione delle minoranze. I tre giudici liberal di minoranza hanno anche aggiunto: “La società non è, e non è mai stata, daltonica. La Corte ignora le pericolose conseguenze di un’America in cui la sua leadership non riflette la diversità del popolo”.
E in fine, il leader dem del Senato, Chuck Schumer, ha commentato: “La sentenza ha messo un gigantesco blocco nella marcia degli Usa verso la giustizia sociale”.
Fine dei giochi.