25.8 C
Napoli
20 Settembre 2024

Chi siamo

Calenda: “Il salario minimo in tutti i Paesi dell’Ocse”

“C’è un problema di lavoro povero, coinvolge circa 4 milioni di italiani che, pur avendo un’occupazione a tempo pieno non arrivano a 1.200 euro netti al mese”. Lo dice al Corriere della Sera Carlo Calenda, leader di Azione. “Quelli sui quali più si è abbattuta l’inflazione nell’ultimo anno. Il salario minimo evita che il lavoro diventi sfruttamento. I nove euro lordi all’ora sono calcolati precisamente sul 50% del salario medio adeguato al 17% dell’inflazione del 2022 sui redditi bassi. Parametri compatibili con la direttiva europea, non un numero a caso”. Rispetto alle parole del leader forzista Antonio Tajani sul salario minimo, definito una misura da Unione sovietica “è tanto una cosa da Urss che ce l’hanno tutti i paesi dell’Ocse – dice Calenda – dagli Stati Uniti a Francia e Germania. Tajani ha detto una stupidaggine”. La proposta di Azione “è prudente. Prevede un tempo lungo per l’adeguamento dei contratti nazionali. E per allora, in sede di legge di bilancio, si potrà modulare il fondo per aiutare le imprese che avranno un aggravio sul costo del lavoro”. Calenda spera che la premier vorrà aprire su questo un dialogo e nonostante l’unione delle opposizioni nella difesa della misura, esclude sia l’embrione di un’alleanza: “La pensiamo diversamente su troppe cose. Noi non siamo ideologici. Votiamo la delega fiscale del governo perché è quella di Draghi, che avevamo condiviso, e l’abolizione dell’abuso di ufficio che era nel nostro programma. Ma non significa che entriamo in maggioranza. Il Paese muore di conflitti ideologici e noi vogliamo chiudere questa stagione”. La posizione di Renzi contraria al salario minimo “ci sorprende. Come la difesa di Daniela Santanchè – osserva -. Ma oggi siamo due partiti separati, per sua volontà: bisogna chiedere a lui”.

Articoli correlati

Ultimi Articoli