Di questo passo, al netto delle buone intenzioni, il centrodestra in Campania rischia di non intercettare il vento a favore che soffia in vista delle prossime regionali. Le responsabilità maggiori di Fratelli d’Italia e della Lega.
Il combinato disposto dello stop al reddito di cittadinanza, comunicato male e fatto peggio, e l’insistenza di Calderoli sul progetto di autonomia, rischia di compromettere i sogni di gloria del centrodestra.
Le due misure stanno saldando gli interessi del mondo del lavoro, il sindacato è sul piede di guerra per il reddito, e delle associazioni di categoria di imprenditori e commercianti, preoccupati dalla riforma dell’autonomia. Tutto al netto delle perplessità che arrivano dal mondo della sanita.
Sul reddito meglio sarebbe stato seguire la linea di Berlusconi che, profondo conoscitore del Mezzogiorno, invitava alla prudenza e ad individuare misure in sostegno della povertà prima di immaginare cambiamenti.
Meglio sarebbe stato, poi, prima di intervenire, avviare la più grande ed imponente mappatura delle esigenze degli imprenditori. L’analisi avrebbe fotografato la necessita di trovare lavoratori nelle attività stagionali, nell’industria, nella nautica, nei trasporti. Un attimo dopo sarebbe stata diversa la narrazione sullo stop al reddito.
Ora sull’autonomia si ragioni evitando di sbagliare la narrazione. Sia prima la certezza dei diritti essenziali garantiti per tutti, sia finalmente il superamento delle diseguaglianze, e poi una sfida a chi fa meglio. Sia la garanzia di prestazioni capaci di leggere il territorio e non di spaccare il Paese.
In questa ottica sarà centrale il ruolo di Forza Italia. Perché è garanzia per il Sud, perché ha cultura di governo che la vuole vicino al mondo delle imprese e capace di parlare con il sindacato.
L’appuntamento di fine settembre, promosso a Paestum, sia non solo la celebrazione di Berlusconi ma l’occasione per rivendicare centralità, per assicurare chi è preoccupato.
Senza la cultura di governo moderata e riformista, senza l’ancoraggio alla cultura popolare, il centrodestra rischia. Prima in Campania poi nel resto del Paese.