c. Lo evidenzia la Corte dei conti nella “Relazione sulla gestione finanziaria delle Regioni e Province autonome”. Il contenimento riguarda, in particolare, la spesa 2021 per il personale (5 miliardi di euro circa, in lieve calo sul 2019), a esclusione di quello sanitario. L’analisi dei dati evidenzia un equilibrio di bilancio in termini di competenza sempre positivo, con un risultato di amministrazione insufficiente ad assicurare, tuttavia, l’integrale copertura ai fondi accantonati, vincolati e destinati. Il debito complessivo, in calo di quasi il 4% sul 2019, si attesta a 40,7 miliardi di euro nel 2021, con un’esposizione che registra valori più rilevanti per Lazio, Piemonte, CAMPANIA e Sicilia. Salgono da 140,72 a 158,09 miliardi di euro (+12,35%) gli accertamenti delle entrate, al netto delle partite di giro, riferiti alle Regioni a statuto ordinario (RSO) per il triennio 2019-2021, con analoga tendenza positiva (+10,23%) registrata nelle Regioni a statuto speciale (RSS). L’impatto dei trasferimenti erariali emergenziali – ancora di segno positivo – incide, tuttavia, sulla composizione delle entrate riducendo i livelli di autonomia finanziaria. L’insieme complessivo degli impegni di spesa è cresciuto dai circa 209 miliardi del 2019 ai 225,4 del 2021, ma la spesa in conto capitale è in lieve riduzione nel triennio 2019-2021. Al netto della sanità, gli impegni di spesa sono scesi, nel 2021, a 85,5 miliardi di euro, tornando in linea con il livello del periodo pre-pandemico. Sono in aumento rispetto al 2019 gli impegni di spesa corrente pro capite riferiti alle RSO, mediamente pari a 2.616 euro.