Il sociologo, giornalista e scrittore, Francesco Alberoni, é morto all’età di 93 anni a Milano. Conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.
Alberoni si è spento al Policlinico dove era ricoverato da alcuni giorni per una complicazione sopraggiunta durante una terapia alla quale era sottoposto per problemi renali.
Dopo aver studiato al liceo scientifico Respighi di Piacenza si trasferì a Pavia, dove fu allievo del Collegio Cairoli e si laureò in medicina nel 1953. Sempre a Pavia studiò psichiatria, con Carlo Berlucchi ed Ermenegildo Gastaldi, e statistica stocastica con Giulio Maccacaro, divenendo allievo di sir Ronald Fisher.
Studiò a Milano psicoanalisi con Franco Fornari, matematica e teoria dell’informazione con Guido Bortone, avendo anche modo di frequentare le lezioni di padre Agostino Gemelli. Fece ricerche sulla probabilità soggettiva pubblicate sul Journal of General Psycology nel 1959 e nel 1960.
Studiò con Alfred McClung Lee mezzi di comunicazione di massa. Fece ricerche sul divismo, che descrisse come pettegolezzo collettivo in una società di massa e con mezzi di comunicazione di massa (L’élite senza potere, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 1961).
In campo sociologico si occupò in modo sistematico delle discontinuità sociali e del processo per cui l’ordine sorge dal caos, e da qui nacque l’idea guida per la comprensione dei movimenti collettivi. Nelle sue ricerche fu in stretto rapporto con eccellenze del pensiero come Edgar Morin, Roland Barthes, Alain Touraine, Serge Moscovici, Michel Maffesoli, David Riesman, Neil Smelser, Samuel Bellah, Norman Brown e Sasha Weitman, con i quali collaborò partecipando a studi congiunti[2].
Fu membro del consiglio di amministrazione e consigliere anziano facente veci di presidente della RAI nel 2005.
Dal 1982 al 2011, ogni lunedì, il Corriere della Sera ospitò in prima pagina una sua rubrica intitolata “Pubblico e privato”[3].
Dal 2002 al 2012 ricoprì la carica di Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.[4]
Si candidò alle elezioni europee del 2019 nelle liste di Fratelli d’Italia: raccolse 5.231 preferenze nel nord-ovest piazzandosi in ottava posizione e dunque non risultando eletto.[5]
Collaborò con il Giornale, per il quale ha curato la rubrica domenicale L’articolo della domenica.