E finalmente si riparte. Certo la squadra non è ancora completa, sicuramente gli acciacchi dei vari Pirola, Lovato, Bohinen e Dia, che vanno assolutamente tenuti in conto, hanno ulteriormente complicato l’esordio stagionale della Bersagliera ma, al netto di tutto, l’emozione è forte. L’ormai consueto esordio stagionale con la Roma probabilmente metterà a tacere disfattisti e complottisti, avvoltoi e disperati in cerca di considerazione o forse no, gli darà forza e vigore. Ma questo non deve interessare a nessuno, perché gli appassionati veri, i tifosi, gli innamorati, d’ora in avanti avranno un unico comune obiettivo da portare avanti: sostenerla e supportarla nel tentativo di portare a casa la terza salvezza consecutiva in massima serie. Gli altri lasciamoli al proprio oblio, tanto troveranno sempre qualcosa su cui sfogarsi ed attaccare, perché la memoria delle fesserie vomitate nel tempo, è ben impressa in tutti noi ma non alberga nei loro cervelli (?). Si riparte da Roma quindi, davanti ad un Olimpico esaurito ed oltre 4000 “cuori granata” ed una squadra, quella capitolina, orfana di due elementi fondamentali, Pellegrini e Dibala e priva ancora di un centravanti che possa sostituire il lungodegente Abraham. Nella speranza di rivedere lo stesso Belotti delle ultime due stagioni, la Salernitana si affida all’ex Fazio ed al ritrovato Dia, anche se difficilmente il bomber granata “reggerà” i 90 minuti. Complicato “prevedere” il copione tattico della gara perché le assenze reciproche influiranno sensibilmente sullo svolgimento della gara, di certo peró c’è che Sousa proverà comunque a giocarsela. Interessante e perché no, magari determinante, potrebbe rivelarsi la novità intravista nelle ultime due uscite dei granata relativa al posizionamento di Bradaric. In fase di giro palla basso degli avversari, la Salernitana “sale” schierandosi a 4 dietro, tenendo il croato di fianco ai 2 interni di centrocampo con Kastanos richiamato sull’altro lato. Questo permette a Candreva di lavorare di meno nel rapporto spazio/tempo, nel senso che ha meno urgenza di correre all’indietro per garantire copertura. Col pallone a metà campo poi, le “scalate” riportano la Salernitana con la consueta ed affidabile difesa a 5. Tenere più fresco l’ex Inter può garantire maggiore qualità nelle giocate che avrà a disposizione. Che possa rivelarsi ancora una volta lui l’uomo del match? Forza Salernitana.