“Indignata” perché “è un falso storico”. “Mio padre avvisò Gheddafi, ma per l’attacco Usa del 1986”. Stefania Craxi, figlia dello statista, torna sulla vicenda della strage di Ustica, dopo le parole di Giuliano Amato.
“È vero che Craxi avvertì Gheddafi di un attacco che gli americani stavano organizzando, tra l’altro quello in cui morì la figlia. Ma si trattava di un episodio verificatosi sul suolo libico nel 1986 – sottolinea Stefania Craxi al Corriere della Sera – anno in cui mio padre era alla guida del governo italiano. L’obiettivo di Bettino era quello di mantenere l’equilibrio nel Mediterraneo e, visto cosa è successo in Libia dopo l’uccisione di Gheddafi, quell’avvertimento era lungimirante”. Amato suggerisce che su Ustica Craxi potrebbe avere ricevuto una soffiata, altra considerazione, “Lo invito a procurarmi le prove – aggiunge la senatrice, figlia di Bettino Craxi-. Credo che una tragedia simile necessiti della verità di fronte all’Italia e al mondo. Altrimenti non si fa altro che aggiungere confusione”. “Craxi è sempre stato un uomo dell’Occidente e si mosse con lealtà, come si fa tra alleati, nessuno dei quali deve essere subalterno ad altri. Fu il presidente del Consiglio che fece stanziare 10 miliardi per il recupero sottomarino del Dc9 – conclude Stefania Craxi – dietro richiesta del giudice Priore. Gli stava a cuore la verità, voleva rendere giustizia alle vittime innocenti di Ustica”.