“La sinistra italiana, quella di oggi, che ha il suo ‘atto fondativo’ nella stagione di Tangentopoli, riuscirà mai a rompere il cordone ombelicale con la magistratura militante”. Così il direttore de ‘il Pezzo Impertinente’, Gaetano Amatruda.
“La vicenda del giudice Iolanda Apostolico, che contesta una legge dello Stato e che alle spalle ha militanza politica, racconta – dice – l’impotenza di certa sinistra difronte alla magistratura politicizzata”.
“Bisogna capire se è ‘riconoscenza storica’, incapacità di indipendenza o voglia di fare sponda, per la lotta politica, alle posizioni delle toghe. Comunque si legga è la strada di una sinistra lontana dal garantismo e dalla idea, fondamentale, del primato della politica in uno Stato di diritto” conclude.
No alla magistratura militante. Il tema di questi gironi non sia ‘chi ha messo in giro’ il video del giudice Iolanda Apostolico ma perché certi magistrati fanno politica”. Così
“Sul tema migranti questo Governo fa danni con la pala, con la demagogia e con norme inutili. Detto questo la polemica politica deve appartenere al dibattito fra i partiti e non ai magistrati”