di Luigi Mazzella
Menzogne, fake-news, documentazioni ingannevoli e bugiarde, create con l’aiuto dell’intelligenza artificiale e di strumenti digitali, dichiarazioni solenni di alte autorità politiche che sono espressioni di pura propaganda…è questo il quadro della cosiddetta “civiltà occidentale” medio orientalizzata.
La gente che vive in tale parte del Pianeta ha capito che non vi sono verità in cui può credere e che deve, giocoforza, rinunciare anche a ogni possibile uso dell’intelligenza.
Spie e generali, dopo avere polverizzato totalmente il potere dei rappresentanti politici (non avendo in effetti alcuna autorità superiore o collettività cui rispondere ormai per il proprio operato) hanno fatto cadere il mondo Occidentale in un marasma cui nessuno è più in grado di porre fine: lo “sbando” popolare è diffuso in tutto l’Occidente e il Medio Oriente.
Alla resa dei conti, gli eletti alle più alte cariche degli Stati sono considerati dai cittadini che hanno eliminato la sveglia dal proprio collo, delle semplici “marionette” nelle mani dei “pupari” di servizi segreti e di strutture militari di vertice.
Questi, che gestiscono, ingannando i restanti gonzi (che costituiscono ancora la stragrande maggioranza dei cittadini) la cosiddetta “democrazia” che altro non è ormai che il terreno di pascolo di burocrati con il pelo sullo stomaco che fanno rapide e folgoranti carriere, protetti dall’oscurità dei segreti meandri in cui si muovono.
Presidenti, Ministri, Autorità paludate parlano come ventriloqui sul braccio di incalliti quanto invisibili “spioni” o di spietati, inflessibili e tetragoni uomini d’arme.
Ai sudditi Occidentali e mediorientali, dopo due millenni di abitudine a “credere, obbedire, combattere” (motto che i fascisti hanno solo sintetizzato meglio degli altri) non resta che muoversi come automi, veri robot che, senza pensare, seguono le spinte emotive abilmente sollecitate dai burattinai.
In tal modo si sono mossi gli Europei per la guerra russo-ucraina, convinti dalla propaganda mass-mediatica che non fosse producente e utile indagare sulle malefatte (eccidi, repressioni violente) di Zelensky e del battaglioni neonazisti Azov nelle Regioni ucraine filorusse e russofone prima della reazione di Putin.
Per indurli a commuoversi sulle sorti di un Paese definito “invaso” per motivi di espansione imperialistica è bastato stimolare l’emozione di correre in soccorso del contendente più debole. Il gioco è perfettamente riuscito e gli Europei non hanno esitato a commuoversi senza abbandonare i loro governanti guerrafondai con l’ascia di guerra tra le mani.
Solo pochi individui, prontamente definiti “malpensanti” o “filo-putiniani” , si sono spinti a sospettare che quei furori bellici nascondessero l’asservimento a poteri egemoni nascosti.
C’è, però, chi ritiene che non sarà altrettanto agevole persuaderli a schierarsi con Netaniahu e con la sua politica oggettivamente diretta contro tutti i Palestinesi, oppressi da un regime poliziesco di inconsueta durezza.
Pur avendo la testa confusa dalle notizie sulle tante sigle di varia intensità “terroristica” che la propaganda e la falsa informazione scaraventano contro di lui, il quisque de populo europeo comincia a essere meno entusiasta di Joe Biden e dei suoi funambolici salti per giustificare l’ennesima prova di aggressiva violenza occidentale e mediorientale.
La gente che aveva considerato priva di plausibili motivi l’invasione dell’Ucraina, esclude che possa parlarsi di un’aggressione ingiustificata di Israele da parte di Palestinesi, ancorché esasperati, perché sa che, storicamente, è vero il contrario.
Biden, quindi, sembra essere giunto al capolinea e difficilmente dopo il 2024 potrà fare ulteriori “comparsate” sulla scena politica mondiale mosso dai consueti “pupari”.
Gli Occidentali, però, hanno poco da consolarsi. La “democrazia” presa in gestione da spie e generali non dà importanza a chi vince le elezioni e sa utilizzare, chiunque apparentemente comandi, l’aggressività e la violenza dell’Occidente che sono divenute le sue caratteristiche peculiari.
Gli “ultras”, le tifoserie più violente del mondo sono tutte nate e “cresciute” nel vecchio e nel nuovo Continente (oltre che qualcuna in Medio-Oriente).
E’ un triste primato che potrebbe rendere illacrimato il tramonto previsto da Oswald Spengler!