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19 Dicembre 2024

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Inchiesta Napoli, Iervolino indagato per corruzione 

Inchiesta per corruzione aggravata, in sette rischiano il processo. Spicca il nome del patron della Salernitana calcio Danilo Iervolino. 

La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio per il segretario generale del sindacato Cisal Franco Cavallaro, il segretario generale del Ministero del Lavoro Concetta Ferrari, Fabia D’Andrea, all’epoca dei fatti vicecapo di Gabinetto del ministro del Lavoro Luigi Di Maio che non è indagato, appunto Danilo Iervolino, imprenditore napoletano in quel periodo al vertice dell’Università Pegaso e attuale presidente della Salernitana calcio, Mario Miele, Francesco Fimmanò e Antonio Rossi. 

La richiesta è a firma del procuratore aggiunto Sergio Ferrigno e del sostituto Henry John Woodcock.

Secondo l’accusa, gli episodi di corruzione ruoterebbero attorno alla scissione del patronato Encal-Inpal in patronato Encal-Cisal e patronato Inpal. Una scissione ottenuta nel 2018 e che avrebbe permesso ad entrambi i patronati di mantenere sovvenzioni pubbliche, vantaggi economico-finanziari. Per ottenere questa scissione, in precedenza negata dal Ministero del Lavoro, Cavallaro e Miele avrebbero offerto favori alla Ferrari e alla D’Andrea. Figura chiave sarebbe proprio IERVOLINO che avrebbe assunto Rossi (figlio della Ferrari) come professore alla Pegaso. Sempre Cavallaro, invece, avrebbe offerto alla stessa segretaria del Ministero regali come una vacanza in Calabria, una costosa borsa, il noleggio di una barca e di varie auto. Dal canto suo, Cavallaro avrebbe procurato incarichi a persone vicine alla D’Andrea e per la stessa Ferrari. Miele, uno degli indagati, è attualmente dirigente della Salernitana e ha ricoperto incarichi presso l’Università Mercatorum, sempre riconducibile a Iervolino.

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